Virale il Monte Rushmore dei rapper bianchi, ma non è razzismo

Un grafico ha modificato i volti sul Mt Rushmore inserendo quelli di quattro rapper
In questo periodo l’anno scorso si scatenava il dissing tra Kendrick e Drake, uno scontro tra titani. Nel 2025, invece, a mandare in tilt la tifoseria hiphop è una montagna. Anzi, la foto di una montagna. Peggio: la foto di una montagna che non esiste. Si tratta del Monte Rushmore dei rapper bianchi, un’immagine elaborata dal grafico Shawn Vandergriff e pubblicata su Facebook il 10 aprile. Nonostante la piattaforma sia usata solo più dai boomer per condividere immagini pseudoreligiose generate dall’AI, la grafica è riuscita a sfondare la porta di FB e a diventare virale.
I volti scolpiti nella pietra sono quelli di Eminem, Mac Miller, Paul Wall e Russ. C’è chi ha approvato in silenzio, chi ha chiesto “ma dov’è Vanilla Ice?”, chi ha lamentato l’assenza dei Beastie Boys, di MC Serch, o ha proposto uno scherzoso “Marshall Mathers, Slim Shady, Eminem e B-Rabbit” -che Vandergriff ha prontamente pubblicato poco dopo. Ma la discussione si è infiammata davvero quando sono intervenuti gli stessi artisti coinvolti — e pure quelli esclusi.
Il primo big a reagire è stato Russ: “Qualcuno con Facebook mi dica quanto è folle la sezione commenti”, ha scritto su X con due emoji che ridono fino alle lacrime. In effetti, la sua presenza nel quartetto non è passata inosservata, con fan e haters che si sono alternati tra chi lo difende come uno dei più prolifici indipendenti della scena, e chi avrebbe preferito vedere Aesop Rock, Action Bronson, Logic o addirittura Lil Dicky.
Diverso il tono di Machine Gun Kelly, visibilmente irritato dalla sua esclusione. Il rapper di Cleveland ha twittato: “Me not on the white rapper mt rushmore is blasphemy”, allegando una freestyle session del 2024 dal podcast Million Dollaz Worth of Game per ribadire il concetto.
Comunque sia, per rispondere a chiunque intenda sfruttare la situazione per denunciare “l’ennesimo caso di razzismo”: di grafiche ispirate al Mt Rushmore, Vandergriff ne aveva realizzate altre prima di questa e ne ha realizzate altre ancora dopo. A onor del vero, la prima è stata dedicata ai big delle diss track: Tupac, 50Cent, Kendrick Lamar e NAS.
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E oltre a scolpire montagne immaginarie, il grafico si diletta anche di action figures, sempre immaginarie e sempre a tema rap: da quella di Eminem con una motosega “Shady Edition”, a quella di Fifty con inclusa una “career-ending diss track”. Senza dimenticare le carte in stile Pokemon o Yu-Gi-Oh!.