InspirinGirls, domani l'incontro contro gli stereotipi di genere alla Scuola Secondaria di I grado “E. Mattei” di Marina di Ravenna
Le classi seconde dialogheranno con le role model, in un evento organizzato da Valore D e Gruppo Hera
Non esistono professioni per donne o per uomini. Ogni ragazza deve sentirsi libera di seguire le proprie inclinazioni. Ogni ragazza deve sentirsi libera dagli stereotipi di genere ancora radicati nella nostra società.
Di questo e altro si parlerà domattina, martedì 29 maggio, presso la Scuola Secondaria di I grado E. Mattei di Marina di Ravenna. L’appuntamento è alle 8:45 con Valore D e Gruppo Hera, che hanno organizzato l’incontro nell’ambito del progetto internazionale InspirinGirls. Le manager del Gruppo Hera, in qualità di role model, dialogheranno con le classi seconde della scuola raccontando le proprie esperienze professionali. L’obiettivo è spronare i giovani a scegliere i propri percorsi senza porsi limiti.
InspirinGirls ha già raccolto l’adesione di oltre 400 role model e 100 scuole. Si tratta di un progetto internazionale fondato da Miriam Gonzalez e ad oggi attivo in Spagna, Serbia, Italia, Cile, Brasile e Messico. In Italia è promosso da Valore D (la prima associazione di imprese che promuove l’equilibrio di genere e una cultura inclusiva per la crescita delle aziende e del Paese) in partnership con Eni e Intesa Sanpaolo, con il patrocinio del MIUR. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’equilibrio di genere nella vita professionale e in quella privata, ma soprattutto di incoraggiare le ragazze tra gli 11 e i 14 anni a seguire le proprie aspirazioni attraverso incontri con role model.
Perché rivolgersi alle scuole medie? Perché è in quella fascia d’età che ragazze e ragazzi decidono il proprio percorso di studi futuro, destinato a influenzarli nella loro vita professionale. È anche l’età in cui si creano le preferenze di genere verso alcune materie. Solo il 31% delle ragazze tra gli 11 e i 14 anni giudica infatti la matematica una materia divertente e piacevole, contro il 50% delle ragazze tra i 7 e 10 anni. La permanenza di stereotipi si ritrova anche nella percezione dei ragazzi e delle ragazze verso se stessi: 4 ragazze su 5 pensano che saranno loro a occuparsi maggiormente della famiglia e in questo anche i ragazzi sono sostanzialmente d’accordo (poco più di 3 su 5).
L’impegno contro gli stereotipi è particolarmente sentito dai partner del progetto, Eni e Intesa Sanpaolo.
Cristina Balbo (Direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo) ha così commentato il sostegno della Banca a Valore D: “Avere donne preparate in campi strategici, dalle scienze all’economia, è determinante per favorire la loro piena partecipazione al progresso economico, culturale e sociale del nostro Paese. In InspirinGirl, donne che vivono e lavorano raccontano la loro storia per essere di ispirazione per le giovani protagoniste di domani. In Italia e nel mondo ci sono tante storie di donne straordinarie nella loro normalità e questo progetto ha il grande merito di metterle in luce per incoraggiare le ambizioni e i sogni delle ragazze.”
Anche Grazia Fimiani (Direttore Risorse Umane e Organizzazione Eni) commenta entusiasticamente l’iniziativa InspirinGirls Italia e il contributo di Eni alla causa: “L’esempio delle colleghe che lavorano nella nostra organizzazione costituisce la migliore testimonianza della valorizzazione della competenza e dell’eccellenza professionale al di là di qualsiasi stereotipo e pregiudizio e pone l’impegno della nostra azienda a servizio della cultura del lavoro e dello sviluppo sociale del nostro Paese”.
L’impegno per realizzare l’equilibrio di genere continua!