Scuola

In mille verso il lavoro

La Regione Liguria ha appena avviato il progetto “1000 tirocini” per mettere in collegamento giovani inoccupati e aziende. Ma cosa significa essere tirocinante?

14 marzo 2014di Redazione
Il tirocinio è uno strumento di politica attiva dell’occupazione che ha l’obiettivo di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. A differenza dell’apprendistato, con cui condividono le finalità, i tirocini non costituiscono rapporto di lavoro, bensì solo un’esperienza di orientamento e formazione. Per realizzare un tirocinio formativo è necessaria una convenzione tra ente promotore (università, scuole superiori, ecc.) e soggetto ospitante (aziende), corredata da un progetto formativo redatto dal datore di lavoro. Alla conclusione dell’esperienza, il tirocinante riceve dal soggetto promotore un’attestazione dell’attività svolta e delle eventuali competenze acquisite. La materia dei tirocini è regolata a livello regionale; nel 2012 peraltro la Conferenza Stato Regioni ha elaborato delle Linee Guida per garantire degli standard uniformi, come ad esempio il compenso minimo obbligatorio per alcune tipologie di tirocini. Ma quanti tipi di tirocinio esistono?

Tirocini curriculari
Si definiscono curriculari i tirocini rivolti a studenti di scuola superiore, a universitari e a chi frequenta corsi di formazione professionali e previsti nell’ambito del piano di studi. Si tratta di percorsi di apprendimento pratico, da svolgere all’interno di un ambiente di lavoro. Questa tipologia di tirocinio non ha una durata prestabilita: peraltro, non può essere superiore a 4 mesi se destinati a studenti della scuola secondaria, non superiore a 6 se si tratta di allievi di istituti professionali o di corsi di formazione professionale, e non superiore a 12 mesi nel caso di studenti universitari.

Tirocini estivi di orientamento
Sono percorsi di orientamento e formazione temporanei – come suggerisce il nome vengono svolti d’estate – rivolti a tutti gli studenti dai 16 anni in su iscritti ad un percorso di scuola superiore o all’università. È un addestramento pratico che aiuta gli studenti nella successiva scelta lavorativa, ponendoli nella condizione di acquisire già alcune competenze professionali non direttamente riconducibili al piano di studi.

Tirocini formativi di orientamento
Questa tipologia di contratto consiste in un periodo di formazione nel contesto lavorativo e costituisce un buono strumento di orientamento per i giovani che hanno appena concluso un percorso di formazione scolastica o universitaria. Il tirocinio formativo e di orientamento può essere infatti destinato a persone che hanno terminato gli studi da non più di 12 mesi. Per le loro finalità formative, questi tirocini non possono durare meno di 2 mesi, ma non possono superare i 6 mesi complessivi (proroghe comprese). Al tirocinante vengono affiancati due tutor: uno didattico organizzativo individuato dal soggetto promotore, che ha il compito di coordinare l’intero tirocinio, l’altro, il tutor aziendale, che segue le fasi di apprendimento sul campo e quindi lo svolgimento dell’iter formativo. Infine, la normativa regionale prevede che l’indennità obbligatoria per i tirocinanti sia minimo di 400 euro mensili.

Tirocini di inserimento e reinserimento lavorativo
Sono quei tirocini finalizzati ad una prospettiva di futura assunzione e dedicati alle persone prive di occupazione. Può avere una durata che varia dai 2 ai 12 mesi. Anche in questo caso è prevista un’indennità obbligatoria minima di 400 euro mensili.

Tirocini per cittadini residenti in Paesi non UE
Questa tipologia di tirocinio è riservata a cittadini extracomunitari e rappresenta un periodo di formazione professionale nel contesto lavorativo.

Tirocini per l’accesso all’attività professionale (praticantato)
Si tratta di un particolare tipo di tirocinio finalizzato all’acquisizione di conoscenze teorico-pratiche per il superamento dell’esame di Stato necessario per accedere all’esercizio della libera professione, come nel caso di psicologi o avvocati.

Tirocini transnazionali
Rientrano in questa categoria i periodi formativi regolati da norme europee. Tra gli obiettivi, quello di favorire l’occupabilità dei giovani e agevolare lo scambio di conoscenze e le relazioni tra cittadini europei. Da quest’anno i tirocini transnazionali sono regolati dal programma Erasmus+.
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