Un esordio... seriamente ironico!
Primo album per il giovane cantautore veneziano Gianluca Chiaradia
Gianluca Chiaradia e il suo esordio “Seriamente ironico”
In radio da qualche giorno è in rotazione “Tutto al caso”, un brano in cui la classica coppia ben assortita (lei maniaca del controllo, in cui molte di noi potranno facilmente riconoscersi; lui molto più “take it easy”, convinto del fatto che la casualità sia da assecondare e non da evitare come la peste) è presa come campione ideale per parlare di come bisognerebbe davvero lasciare che la casualità guidi buona parte delle nostre esistenze.
Questo giovane cantautore veneziano (classe 1991) riesce ad emozionare attraverso accordi semplici, testi diretti ma non scontati, senza perdersi in banali giri di parole (che molti pensano essere la più lampante manifestazione di talento, sbagliando di grosso), confezionando quello che può essere definito un buon disco di esordio.
La sua passione per la chitarra acustica si ritrova in ogni traccia del suo “Seriamente ironico” (Babao Dischi, che potete trovare in digital download e su tutte le piattaforme streaming), insieme a qualche traccia della sua attrazione per l'universo artistico giapponese e coreano, che ha contaminato l'interesse spiccato per le sonorità angloamericane a cui siamo ben abituati.
Perché non lasciarsi trasportare dai fatti e andare a dare un ascolto “seriamente ironico” senza lasciare, almeno stavolta, “tutto al caso”?
In radio da qualche giorno è in rotazione “Tutto al caso”, un brano in cui la classica coppia ben assortita (lei maniaca del controllo, in cui molte di noi potranno facilmente riconoscersi; lui molto più “take it easy”, convinto del fatto che la casualità sia da assecondare e non da evitare come la peste) è presa come campione ideale per parlare di come bisognerebbe davvero lasciare che la casualità guidi buona parte delle nostre esistenze.
Questo giovane cantautore veneziano (classe 1991) riesce ad emozionare attraverso accordi semplici, testi diretti ma non scontati, senza perdersi in banali giri di parole (che molti pensano essere la più lampante manifestazione di talento, sbagliando di grosso), confezionando quello che può essere definito un buon disco di esordio.
La sua passione per la chitarra acustica si ritrova in ogni traccia del suo “Seriamente ironico” (Babao Dischi, che potete trovare in digital download e su tutte le piattaforme streaming), insieme a qualche traccia della sua attrazione per l'universo artistico giapponese e coreano, che ha contaminato l'interesse spiccato per le sonorità angloamericane a cui siamo ben abituati.
Perché non lasciarsi trasportare dai fatti e andare a dare un ascolto “seriamente ironico” senza lasciare, almeno stavolta, “tutto al caso”?