Intervista a Paolo Di Sabatino
Il Festival di Sanremo è alle porte: si comincia a sentire l'adrenalina in circolo, anche se sono ormai mesi che si rincorrono voci, si confermano e si smentiscono notizie e si annunciano grandi ospiti.
In gara tra i Big, quest'anno, ci sono anche Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi, con la canzone "Io Sono Una Finestra" e noi abbiamo parlato con il produttore e arrangiatore del brano, Paolo Di Sabatino, musicista dalle molteplici sfaccettature.
Come descriverebbe le sue numerose attività nel mondo della musica?
Diciamo che la mia attività attualmente si dirige in diverse direzioni nell'ambito musicale: sono diplomato in musica classica, poi ho iniziato a fare il jazzista, poi ho iniziato a scrivere canzoni; collaboro con un'orchestra sinfonica, quindi ho scritto anche per orchestra; ho scritto ninne nanne per bambini, quindi diciamo che sono le ramificazioni della mia attività sono differenti, seppur sempre nell'ambito della musica! Insegno anche: sono capodipartimento di jazz al Conservatorio a L'Aquila.
C'è stato un momento preciso in cui ha deciso che la musica sarebbe diventata il suo mestiere, oppure è stato un processo graduale?
Processo abbastanza graduale; una scelta familiare perché mio padre e mio nonno erano musicisti: mi è venuto naturale intraprendere questa strada qui, ovviamente indirizzato, all'inizio... e poi non c'è stata nessun'altra cosa che mi ha distolto l'attenzione dalla musica. Un processo graduale ma naturale!
A proposito di questo Sanremo, come sta vivendo questa esperienza?
Il palco di Sanremo ha un grande fascino e l'emozione si ripete perché poi tra l'altro quest'anno partecipo con un progetto in cui sono coinvolto in prima persona come produttore ed arrangiatore con Grazia Di Michele, mentre nel 2007 ero solamente il pianista di Antonella Ruggiero. Oltretutto c'è un solo di pianoforte all'interno del brano... quindi, diciamo che sento più il peso della responsabilità: l'emozione sarà duplice!
La collaborazione con Grazia Di Michele com'è nata?
La collaborazione è nata nel 2011 quando l'ho chiamata a collaborare con me per un brano da inserire nel mio cd da autore di canzoni, dopo tanti cd da jazzista. In quel cd mi sono occupato di tutto, dalla scrittura delle canzoni all'arrangiamento, ho suonato il pianoforte... e ho coinvolto un po' di cantanti, tra cui Fabio Concato, Iva Zanicchi, Peppe Servillo e altri, tra i quali Grazia Di Michele, con cui ho scritto un brano dedicato al compianto Mike Francis, di cui ero grande fan. Mi è venuto di getto questo brano in concomitanza con la sua morte e mi è venuto spontaneo poi chiamare Grazia a scriverne il testo e poi a cantarlo nel mio cd. Il brano si intitola “Francesco”, si trova su Youtube anche il video molto bello; da qui è nata questa collaborazione: ci siamo trovati molto bene insieme; Grazia mi ha chiesto di produrle e arrangiarle “Giverny”, disco del 2012, uscito con Rai Trade e abbiamo proseguito con i live fino ad arrivare poi alla produzione de “Il mio blu”, l'album che esce tra pochi giorni, in cui si trova anche il duetto con Mauro Coruzzi.
Consigli per i giovani che vorrebbero rendere la musica il loro mestiere?
In questo momento qui ripeto che bisogna sicuramente crederci e poi impegno: bisogna studiare, perché bisogna arrivare sempre preparati perché l'occasione può stare dietro l'angolo! Se arriva l'occasione e si è impreparati poi uno si mangia le mani! Il consiglio principe è quello di non rimanerci male se poi le cose non vanno come ci aspettiamo: il momento è quello che è, i piedi vanno ben piantati in terra, lavorare per fare le cose al meglio, ma con la consapevolezza che potrebbe anche non accadere nulla! Un consiglio che do sempre a tutti, giovani o meno giovani, è quello di ricominciare a comprare dischi! È un discorso che faccio ai miei allievi in conservatorio: se voi siete i primi a masterizzare e a scaricare gratuitamente, domani poi come pensate di mangiare con la musica? Dietro a tre minuti di musica c'è un mondo di gente che mangia!