Ligabue a Campovolo: una festa al cubo!
Per i 25 anni di carriera i festeggiamenti di Ligabue saranno decisamente in grande stile, come è ovvio che sia. Un programma televisivo con Fabio Fazio; due making of dei due album che festeggiano rispettivamente i primi 25 e i primi 20 anni di vita (“Ligabue” e “Buon Compleanno Elvis” e il terzo concerto a Campovolo (dopo dieci anni dal primo, nel 2005, che registrò 150.000 presenze e che gli fa detenere ancora il titolo di concerto più grande d'Europa), con “la scaletta delle scalette”. Il Liga suonerà, infatti, per questo concerto “una tantum”, tutto “Ligabue” e tutto “Buon Compleanno Elvis”, per la gioia dei fan affezionati alle canzoni che, a parte durante il primo tour, per mancanza di repertorio, non sono mai state suonate live. Non mancheranno, ovviamente, anche le canzoni dell'ultima parte della carriera del cantautore emiliano, che si metterà alla prova con il suo concerto più lungo di sempre.
Il biglietto viene 50 euro, incluso un bel regalo per i fans: solo acquistando il biglietto si potrà ricevere lo Special Box Campovolo 2015, vero e proprio memorabilia del concerto, “un modo per rendere ancora più speciale questo ricordo straordinario”, come ha detto Ferdinando Salzano, di Friends & Partners, organizzatore dell'evento.
Una conferenza stampa fuori dall'ordinario quella del 6 sera: 300 giornalisti si sono ritrovati catapultati nel bel mezzo di Campovolo, per una passeggiata tra le pietre miliari della carriera del rocker di Correggio, lungo quello che è stato ribattezzato il “Sogni di Rock and Roll Boulevard” dal manager di Ligabue, Claudio Maioli, che è intervenuto durante l'incontro.
19 schermi al led con le copertine degli album, da cui proveniva la canzone “simbolo” di quel disco, per una full immersion nel sound del Liga, che conduceva direttamente al palco su cui il cantautore ha intrattenuto la stampa con tre canzoni “emblema” del suo percorso.
Da “Sogni di Rock'n'Roll” a “C'è Sempre Una Canzone”, passando per una “Certe Notti” leggermente modificata verso la fine, perché “l’avete sentita troppe volte fatta bene, spero abbiate apprezzato la cacofonia”. Un'atmosfera surreale in cui si è chiacchierato sulla pista dell'aeroporto di Reggio Emilia come se si fosse in un grande salotto.
Uno dei tanti regali fatti o annunciati durante la serata è stato quello di parlare solo di musica: l'appello iniziale dell'artista era stato un invito a metà strada con lo scherzo, ma in conclusione di conferenza il ringraziamento per aver accolto la richiesta di non fare domande filosofiche, di politica o di sport è stato sincero quanto caloroso.
25 anni “avventurosi, inaspettati e appaganti” per uno degli artisti più amati di sempre, per il quale le canzoni devono parlare alla gente, altrimenti non funzionano.
“Mi emoziono ancora adesso quando penso che ci sono persone che si tatuano le frasi delle mie canzoni: dovrai avere a che fare con quella frase per sempre, vuol dire davvero tanto!”
Un cantautore che arriva alla gente perché, arrivando dalla gente, canta del suo pubblico e per il suo pubblico: “c’è una cosa che cerco sempre, al di là delle scelte sonore che possono piacere o meno, ed è l’urgenza di dire una cosa. Io scrivo tanto, e quando faccio un disco cerco di metterci dentro le cose che ho scritto perché le volevo dire. Io gioco a salire sul palco, e c’è gente che gioca con me!”
Il 19 settembre a Campovolo siamo sicuri che sarà una serata in cui si giocherà davvero tanto: voi ci sarete?