“Abbi Cura di Te”: Levante e il coraggio di essere felici
Una delle giovani cantautrici più promettenti del panorama musicale italiano è tornata con il suo secondo album, una raccolta di 12 tracce che catapultano in una dimensione musicale “altra” in cui ognuno di noi può riconoscersi, più in una traccia o più in un'altra, visto che ogni traccia parla di vita vissuta. Che sia un'esperienza vissuta in prima persona da Claudia o dalle persone che le hanno vissuto accanto in questi mesi di gestazione di “Abbi Cura di Te”, durante la promozione di “Manuale Distruzione”, il primo album della giovane artista siciliana, ormai trapiantata a Torino.
Come è nata la scelta del titolo? Da dove viene questo invito a prendersi cura di se stessi?
“Nasce tutto da una frase che è "abbi cura di te", che mi è stata detta dalla mia insegnante di canto; nel prendermi cura di me ho fatto delle scelte che hanno distrutto una storia d'amore per costruirne un'altra! Si tratta di un filo conduttore presente anche in "Tutti i santi giorni" c'è una storia raccontata da diverse prospettive: devi avere cura di te e io ne ho avuta distruggendo qualcosa e costruendone un'altra.”
A proposito della scelta di non firmare con una major e di continuare il suo percorso artistico su di una strada “indie” parla di coraggio, ma anche di sapere bene cosa desidera e non voler avere nessuno che possa avere l'ultima parola definitiva su quelle che sono e che dovrebbero essere sempre le sue scelte.
“Non ho mai creduto di essere una persona coraggiosa: ho sempre una paura incredibile ma forse il coraggio senza paura non è coraggio! Credo di essere stata coraggiosa nello scegliere di essere felice e la musica mi fa stare bene. Questo tipo di musica e questo tipo di percorso: un altro tipo di percorso non mi renderebbe altrettanto felice!”
Questo album parla di tutto quello che fa parte del suo bagaglio artistico, ma soprattutto personale: il padre che se ne è andato troppo presto, lasciandola con un “Biglietto per Viaggi Illimitati”; il rapporto con la madre, che canta con lei in “Finché morte non ci separi”; prospettive diverse in “La Rivincita dei Buoni”, “Contare Fino a Dieci” e “Tutti i Santi Giorni” e la ricerca spasmodica della strada da percorrere per raggiungere la propria felicità.
Non è un caso se l'hashtag scelto per parlare di “Abbi Cura Di Te” sia #abcdt: questo album è un “piccolo abbecedario della felicità”, in un momento in cui “le storie d'amore vanno a finire nelle foto di Instagram: scorri, vai in fondo e trovi le foto con l'altra! Sono la nuova cantina!”
Pronti a prendervi cura di voi con 12 tracce da cui non riuscirete a staccarvi tanto facilmente?