“Lontani dagli occhi”, ma non lontani dal cuore!
Cosa succede quando le canzoni di un artista oscurano parzialmente o completamente la figura umana del proprio creatore? Enzo Gentile, in “Lontani dagli occhi” (Laurana Editore) risponde a questa domanda andando ad approfondire le vicissitudini di grandi artisti quali Fred Buscaglione, Sergio Endrigo, Nino Ferrer, Herbert Pagani e Piero Ciampi.
«Ci sono storie, avventure, vicende umane che spesso non affiorano nell'affrontare un artista, e la sua produzione. Quelle che ho raccolto in questo lavoro navigano tra cronaca e varie vicissitudini che hanno attraversato la vita di cinque personaggi tra i più popolari e amati della nostra canzone, figure che hanno conosciuto un successo anche clamoroso per poi venire travolte da un destino di contraddizioni, isolamento, in una deriva inarrestabile.
Qui ho scavato nella loro esistenza, anche lontano dalle scene,per capire, io per primo, uno dei meccanismi ineluttabili dello show business: quello che conduce da abbaglianti trionfi alla penombra o al buio più feroce ».
In un momento in cui sui social c'è anche una sovraesposizione, quanto è labile il confine tra fama e il baratro del dimenticatoio?
La fama, se è tale, deve essere duratura e indipendente dai passaggi televisivi, dalle tournée negli stadi... La fama non sempre si traduce in successo: alcuni personaggi sono famosi, ma non farebbero tanto pubblico in un teatro e magari non bucano lo schermo, ma le loro canzoni (stiamo parlando di artisti che fanno musica), i loro dischi, invece rimangono negli scaffali di tutti noi o nella memoria! Questa è la fama, la notorietà è un'altra cosa: il successo bruciante di qualcuno poi magari svanisce in poco tempo; questi invece sono personaggi le cui canzoni hanno sicuramente avuto un grande merito e soprattutto duraturo! Magari la loro storia personale è tutt'altro rispetto al pubblico!
Quali sono i consigli che si sente di dare a chi vorrebbe intraprendere la carriera di giornalista musicale o critico musicale?
Di leggere e soprattutto di ascoltare tanto, non solamente quello che piace: io ancora oggi che di età e di anzianità ne ho parecchia, vado a vedermi concerti anche di artisti che non mi entusiasmano, perché voglio vedere come è il loro spettacolo dal vivo, come traducono in concerto il loro repertorio! Questo è fondamentale, perché un disco non lo si nega a nessuno; una canzone può venire bene a tanti: pensiamo a quanti artisti hanno fatto una canzone e poi il resto si è perso! Li vedi dal vivo e magari capisci se c'è una qualità che non sempre esce attraverso una composizione: ascoltare, leggere e documentarsi al di là dei propri gusti, perché seguire le cose che piacciono è anche troppo facile!