Francesco Guasti esce con “Parallele”
Chi è Francesco Guasti e come ti descriveresti a chi ancora non conosce la tua musica?
Francesco Guasti è un ragazzo toscano (“ragazzo”, di trentadue anni, ormai!) che fa musica da quando è piccolo e che sogna di fare questo bellissimo mestiere da quando è veramente ragazzino; che ha fatto tante cose in questo periodo musicale, forse la più importante, quella che mi ha fatto conoscere un po' di più, è stata The Voice e soprattutto questa bella esperienza mi ha dato l'opportunità di collaborare e lavorare a stretto contatto con Piero Pelù e poi uscire con questo EP che stiamo presentando adesso!
Com'è nato “Parallele” e come è stato lavorare con Piero Pelù non più davanti le telecamere ma in uno studio?
Quella è stata un'emozione ancora più forte! “Parallele” nasce dalle storie di tutti i giorni: è figlio dell'amore che ho soprattutto per la musica e delle storie che mi hanno accompagnato in questo viaggio musicale! Lavorare con Piero è un onore: mi sono trasformato in spugna e ho cercato di assorbire tutto quello che mi è stato insegnato e che mi viene insegnato tutti i giorni! Abbiamo iniziato con “Piovono Rose”, avevo un'idea, una bozza di un pezzo, l'ho fatto sentire a Piero nel suo studio a Firenze, abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto ed è nato “Parallele”!
Cosa consiglieresti di fare e di non fare a chi sta pensando di partecipare alla prossima edizione di The Voice?
Sicuramente di prenderlo come un gioco e di cercare di imparare: in quel periodo sei a stretto contatto con professionisti del settore, sia televisivo che, soprattutto, musicale! Non prendere il talent come punto di arrivo! Prendere il talent così come se fosse una tshirt da inserire nel bagaglio musicale che una persona ha fatto fino a quel momento: un tassello in più, un nuovo punto di partenza, un modo per farsi conoscere!
Quali sono le fonti di ispirazione per la tua carriera, che ti hanno accompagnato sin da piccolo?
Io ho sempre ascoltato tanta musica cantautorale: il mio babbo, nei viaggi che si facevano in macchina, mi faceva ascoltare De Gregori, Finardi, Guccini, PFM, quindi ho assimilato tutte queste cose realtà musicali italiane importantissime! Nel disco, infatti, ho inserito una canzone “La Favola di Amedeo”, una cover rivisitata “alla Guasti maniera”, come dico io, di un cantautore moderno che a me piace tantissimo, che è Max Gazzè! Sono stato formato da quella scuola lì, ho sempre ascoltato musica italiana, principalmente, più che straniera, perché abbiamo la lingua più bella del mondo, quindi bisogno valorizzarla! Anche nei live presento qualche cover rivisitata di questi artisti: da Finardi, a De Gregori, ai Nomadi, un po' retro', ma che mi hanno formato!
C'è una domanda che nessuno ti ha mai fatto a cui invece vorresti rispondere per parlare di qualcosa che ti sta a cuore?
La domanda che mi piacerebbe sentirmi fare è “Sei felice?” e dico di sì: sono molto felice, perché è un sogno che si realizza! Non ce la facciamo mai questa domanda, ma penso che sia la domanda più importante che si dovrebbe fare ogni giorno anche a se stessi, guardandoci allo specchio!
È un bel momento, sono contento, sono contornato da persone che mi vogliono bene, quindi sono molto, molto felice!
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