Musica

Tre domande a Francesco Marzio

15 gennaio 2016di Chiara Colasanti

Francesco Marzio nasce ad Ostuni nel 1990 e già dopo soli quattro anni emerge la passione per la musica, ereditata dal nonno e dal papà, grazie a una piccola tastiera, regalata dai genitori. Nel 1995 inizia a studiare canto da un maestro privato e all’età di nove anni la musica è già il suo primo vero amore. Nel 2001 incide il suo primo disco “Il mio sogno”, cantando brani editi e non. Nel corso degli anni le esperienze si succedono numerose e dal 2002 ad oggi ha pubblicato già altri cinque album.

Ci abbiamo scambiato quattro chiacchiere per conoscerlo più da vicino.

La tua passione per la musica è una questione “di famiglia”: qual è stato il tuo percorso fino a qui?
La mia famiglia mi ha lasciato in eredità la passione del canto: mio nonno e mio padre appassionati di musica mi hanno trasmesso questa passione che già era dentro me. Ho frequentato scuole di canto dall'età di 8 anni dove ho conosciuto musicisti e bravi maestri; da lì non ho più smesso con concorsi, concerti e tanta musica nei teatri e nelle varie piazze di Italia affiancandomi a grossi artisti della musica italiana come Califano, Masini, Barbarossa e tanti altri.

Le tue influenze maggiori e le ispirazioni più grandi?
Le mie influenze artistiche derivano sopratutto da quello che siamo davvero noi italiani; mi spiego meglio: amo la nostra melodia, il nostro modo di far musica, i nostri suoni, i cantautori che ci hanno resi famosi in tutto il mondo con le loro canzoni. La nostra cultura è immensa: viene invidiata in tutto il mondo, per questo cerco a modo mio di scrivere e cantare canzoni "cantabili " e semplici. Vengo ispirato dalla realtà, da quello che tutti i giorni l'amore ci fa vivere perché l'amore può tutto e questo mi affascina molto. Il grande Franco Califano è un mito per me.

Come nascono in generale le tue canzoni?
Le mie canzoni nascono nei momenti più strani: quando nemmeno lo immagino è come se le frasi venissero da sole in mente... mentre guido, mentre guardo un film o cammino per strada. È una sensazione fantastica perché tutte le volte non sai quando arriverà ma quando arriva ti regala un qualcosa di unico un po' come l'amore.

 

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