La musica parla social: ecco “Swipe Up” di Alesol
Dopo “Un’autostrada per il sole”, il secondo singolo della giovanissima cantante di Napoli
È passata dal canto lirico alla musica pop contemporanea, studiando Lingue all’Università di Napoli e conciliando così le sue due passioni: lo spagnolo e la carriera di cantante. Alessia Pelliccia, in arte Alesol, classe 1998, ha esordito quest’estate con il singolo Un’autostrada per il sole ed è in rotazione radiofonica da qualche settimana col secondo singolo Swipe Up. In attesa dell’album d’esordio, di prossima pubblicazione, l’abbiamo raggiunta per parlare della sua musica e del suo pensiero creativo.
Come mai hai scelto Alesol come nome d’arte?
Sono innamorata della cultura e della lingua spagnola: ho scelto Alesol perchè Ale è diminutivo di Alessia, il mio nome, mentre “sol” in spagnolo significa “sole” e rappresenta anche il mio carattere solare ed energetico.
Da dove nasce la tua passione per la musica?
La passione per la musica è nata grazie a mio nonno: lui notò in me un forte amore per la musica così decise di farmi cantare un grande classico napoletano, O sole mio, a cui sono molto legata. Ho iniziato proprio da questo brano. Dopo la sua morte mi sono chiusa in me stessa finché mia madre non capì che avevo bisogno di aprirmi e mi iscrisse a una scuola di canto. Da lì si è sviluppata una vera e propria passione!
Sappiamo che studi lingue (inglese e spagnolo) all’università Federico II di Napoli e questo influenza anche la tua musica (basti pensare al tuo pezzo Estoy aqui in spagnolo). A tuo avviso, quale vantaggio ha per un artista sapersi esprimere in più lingue oltre a quella d’origine?
Secondo me è fondamentale conoscere una lingua diversa da quella d'origine. È importante saperla parlare, ma soprattutto immergersi completamente nella cultura di quella lingua. Io ho studiato spagnolo, tedesco e inglese al liceo linguistico per 5 anni, poi ho deciso di approfondirle anche all'Università. Ho "abbandonato”, per così dire, il tedesco per dare più importanza allo spagnolo e ciò mi ha permesso anche di comporre canzoni in quella lingua, come appunto Estoy aqui che parla di una storia d'amore realmente vissuta.
Oltre ai tuoi brani hai interpretato anche delle cover di “pezzi grossi” della musica italiana, come Rino Gaetano o Pino Daniele. Quali sono gli artisti che più ti hanno ispirata nel tuo percorso musicale?
Sono molto legata alla mia terra: non potevo non interpretare un brano del grande Pino Daniele, a mio parere un colosso! Sicuramente anche la sua musica ha influenzato il mio percorso, ma io sono una persona che ascolta vari generi e non si ferma soltanto a uno stile. Ho studiato canto lirico per un po’ di anni, quindi posso dire che anche la musica classica mi ha formata – anzi, che mi ha dato le fondamenta giuste. In generale seguo molti artisti da Il Volo, ai Negramaro fino a Maluma.
Hai mai pensato di partecipare a un contest musicale in televisione?
Questa domanda cade a pennello poiché ho partecipato ad Area Sanremo proprio quest'anno e sono passata nei 25 finalisti che per me è stata una grandissima soddisfazione. In passato ho fatto provini per i contest televisivi, ma non ho mai riscontrato grande successo. Questo però non mi ha mai fermata!
“Quando la canto mi emoziono tantissimo, perché mi rappresenta e non c’è cosa più bella di qualcosa che ti rappresenta”. Lo hai detto in un’intervista a Radio Beat Music, a proposito del tuo pezzo Un'autostrada per il sole. Descrivici un po’ questo brano.
Un'autostrada per il sole è stato il mio primo brano. L'idea dell'autostrada metaforicamente allude alla partenza, in questo caso del mio sogno, Ci sono diversi "simboli” in questo brano, come il mare che con la sua immensità e la sua forza non può essere fermato o il sole che ti aiuta ogni volta a superare qualsiasi difficoltà con un sorriso. Tengo molto a questa canzone proprio perché so quanto sia difficile rialzarsi ogni volta che la vita ti pone delle difficoltà, ma come dice il mio brano “rosso nel destino ma il destino si crea”: per cui lottiamo fino alla fine.
E veniamo adesso al tuo ultimo singolo, “Swipe up”. Un brano estremamente attuale e frizzante, di quelli che difficilmente riesci a toglierti dalla testa. Sei soddisfatta del successo che sta ottenendo?
Sono molto soddisfatta di Swipe up: è un brano fresco, forte, differente dal primo. Anche questo però ha un messaggio chiaro, come l'amore ai tempi di Instagram e dei social in generale, ma che ci ricorda di vivere la vita reale ogni giorno.
Quale messaggio vorresti comunicare attraverso la tua musica e come la definiresti in una parola?
Utilizzo una sola parola: passione. Me la ripete mio padre ogni volta che cado. Mi ricorda che tutto quello che si fa deve essere fatto con passione. Solo così si andrà lontano.