LINK Teatroscuola, la rassegna dedicata alle produzioni teatrali degli istituti superiori del territorio spezzino, è stata chiusa da Simone Cristicchi.
Il cantante narra alla platea attenta e silenziosa con musica e parole la sua volontà di ricerca e percorso storico,un bisogno interiore dettato dalla grande curiosità che lo anima ed alimenta le sue scelte e ricerche. "Mi sento un debuttante come questi giovani, quando salgo su un palco, anche a 37 anni, specialmente di fronte ad un pubblico che rappresenta il nostro futuro: ho una grande responsabilità nei loro confronti. Credo che abbiano l'istinto di percepire quando un'opera è completamente sincera e non una bufala".
Cristicchi affascina e trasporta nel racconto, narra della sua ricerca: dai manicomi alla storia, la vera storia, si nasconde dietro le persone, dietro chi ha vissuto gli eventi.
"Noi siamo esseri fatti di memorie, dei nostri genitori, dei nostri nonni, dei bisnonni: sono piccoli tesori che noi artisti dobbiamo evidenziare e mettere in luce. Quello che io ho pensato di fare nei miei lavori è stato riempire i silenzi della memoria. Voi giovani studenti siate come dei fotografi, cercate di avere il vostro obiettivo puntato sul mondo: così si diventa interpreti del proprio tempo. L'arte, il teatro,la musica, sono il mezzo per ingentilire
gli animi, possono portare leggerezza e mettere in rapporto con gli altri, senza invidia né odio: l'arte strumento di pace.