Il telo della memoria
Una frase per ricordare. Una sequenza di sillabe tra due parentesi di silenzio. Uno spazio per far nascere una riflessione, per vivere un’emozione. Oggi siamo sommersi da una pioggia di messaggi, dal brusio pressoché inarrestabile della chiacchera e delle connessioni, da un flusso di segni che ci attraversano, lasciando spesso dietro di sé soltanto un’eco, tracce di qualcosa che assomiglia più al rumore che a una reale comunicazione.
E’ partendo da queste considerazioni che gli alunni delle classi quinte liceo (anno scolastico 2012/2013) dell’Istituto Primo Levi di Borgo Fornari hanno realizzato il loro contributo alla memoria della Shoah: pensando cioè di andare nella direzione opposta, di compiere un gesto che restituisse forza e significato al linguaggio. Così hanno preso - dalle pagine di un libro, dalla testimonianza di un sopravvissuto, da una poesia - una frase, soltanto una frase, e l’hanno ricopiata, a mano, su una striscia di stoffa.
Le frasi - ventisette, quasi a evidenziare la data del 27 gennaio, anniversario della liberazione del campo di Auschwitz - ora compongono il telo della memoria: si mostrano per risvegliare l’attenzione, chiedono a noi di fermarci. E di iniziare a pensare. Sono solo parole, ma le parole a volte riescono a restituirci la fisionomia di un essere umano, la sua storia, l’atmosfera di un’epoca tragica e niente affatto lontana.
Il telo è di grandi dimensioni: è lungo 5 metri e alto 90 centimetri. Insieme alle schede di approfondimento delle opere e degli autori citati, è stato esposto per quasi due mesi all’interno dell’istituto. E’ stato quindi inviato al Consiglio Regionale della Liguria per partecipare alla VII edizione del concorso “27 gennaio: giorno della memoria” ed è risultato tra i 15 lavori premiati.
Gli studenti avranno in tal modo l’opportunità di compiere un viaggio ad Auschwitz e di visitare di persona i luoghi che furono teatro dello sterminio. Perché il viaggio della conoscenza e della memoria non si fermi, perché siano loro, domani, i nuovi testimoni.