La Liguria piange fango

ArzelàSound
E' la Liguria terra leggiadra./
Il sasso ardente, l'argilla pulita,/
s'avvivano di pampini al sole./
E' gigante l'ulivo. A primavera /
appar dovunque la mimosa effimera./
Ombra e sole s'alternano/
per quelle fondi valli/
che si celano al mare,/
per le vie lastricate che vanno in su, tra campi di rose,/
pozzi e terre spaccate...
Questa era la Liguria acclamata da Vincenzo Cardarelli, una Liguria che per molti suoi aspetti rimarrà tra i nostri ricordi o tra le pagine di qualche libro. Ormai già da una settimana la sua fisionomia è cambiata a causa di un'alluvione che ha colpito il suo territorio. Decine di persone hanno perso la vita e sono stati valutati danni per centinaia di milioni di euro. Può sembrare un bollettino di guerra che nessuno si sarebbe mai immaginato quando la Protezione Civile aveva dichiarato stato di allerta meteo con particolare attenzione alle sponde della Magra. Nonostante lo shock la popolazione ligure non si è lasciata investire dalla disperazione e, rimboccandosi le maniche, ha cercato di salvare il salvabile e di recuperare la propria vita di tutti i giorni.
Gli aiuti sono arrivati da tutta Italia ed è stato attivato un numero mediante il quale inviare un sms per poter donare 2 euro alla popolazione colpita: 45500.
Nella Lunigiana storica in particolare la gravità dei danni ha attirato l'attenzione della Procura della Spezia che, assieme a quella di Massa-Carrara, ha deciso di aprire un'indagine per verificare la presenza di eventuali colpevoli che avrebbero potuto prevenire la situazione ed evitare così parte dei danni.
Intanto però la vita nella provincia spezzina continua e, nonostante la sua parte migliore (le Cinque Terre) sia stata colpita, gli abitanti si stanno attivando anche in queste ore ad affontare la ricostruzione.
Chiara Bernardini
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